Stampa planografica e tipografia

Stampa planografica

Vediamo ora una sorta di tecnica intermedia tra tipografia e calcografia: la stampa planografica si caratterizza per la disposizione sullo stesso piano degli elementi da stampare e non. In questo caso non sono presenti i dislivelli caratteristici per le tecniche descritte in precedenza . La forma più nota della stampa planografica, oltre alla litografia, è la stampa offset. Si tratta di una tecnica litografica a stampa diretta. In questo caso l'inchiostro viene applicato dal supporto direttamente sull'oggetto da stampare.

La stampa offset si avvale di diverse reazioni fisiche a partire da acqua e grasso. La struttura in superficie viene usata per disporre l'inchiostro e gli spazi vuoti sullo stesso piano.

In breve: sulla superficie ingrassata si fissa l'inchiostro contenente grassi o olio, mentre le superfici coperte d'acqua lo respingono. Risultato: il colore aderisce solo alle superfici da stampare.

Si distingue tra stampa offset a foglio (carta a singoli fogli) e stampa roto-offset (grandi rotoli di carta che arrivano a pesare anche alcune tonnellate). Al giorno d'oggi il 60% dei lavori di stampa si effettuano con la tecnica offset.


VIDEO STAMPA PLANOGRAFICA

Prima di tutto cos'è la tipografia?

Nel linguaggio comune si designa generalmente la tipografia come "il luogo in cui si stampa" ma la tipografia travalica questo confine e, nel mondo odierno, può rivelarsi un'ottima arma di marketing nelle strategie commerciali di un'azienda. Ma dunque cosa fa una tipografia?

Innanzitutto, la tipografia può essere intesa come l'insieme di tutte quelle tecnologie che hanno il fine di creare delle stampe su diversi tipi di supporto (come la carta), attraverso delle matrici con caratteri rilevati nonché indica, per estensione, l'officina all'interno della quale questa attività si svolge.

Evoluzione della tipografia nel tempo

Le origini di una prima forma ancestrale di tipografia affondano le proprie radici nell'antico Egitto, dove generalmente ci si limitava a ricopiare e trascrivere testi su pergamene o materiali ricavati dal lino.

Solo a metà del quindicesimo secolo, grazie all'estro di Johann Gutenberg, si sviluppa il primo vero prototipo di macchina tipografica, a Magonza.

Secondo questa metodologia di stampa, definita "a caratteri mobili", apposite caselline specchiate con la lettera da imprimere sul foglio venivano inchiostrate e successivamente pressate sul foglio stesso, restituendo una o più pagine stampate.

Poiché queste caselline venivano denominate "tipi", per traslato si intese essere la tipografia l'insieme delle abilità atte alla stampa, proprio attraverso i "tipi".


VIDEO STAMPA TIPOGRAFICA 

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